In data 2 luglio 2021 si sono conclusi i lavori di messa in sicurezza a monte della strada tra Biborgo e Fopa. Da venerdì scorso, dopo opportune valutazioni da parte dei consulenti del Gruppo tecnico frana Biborgo, la strada della Val Pontirone è stata riaperta al transito senza particolari limitazioni o disagi per l’utenza. La situazione di pericolo di crollo e caduta sassi a monte del vallo di protezione recentemente realizzato e più in generale della frana continuerà anche in futuro a essere monitorata a scadenze regolari. Entro metà luglio verrà ultimata la segnaletica e delimitazione sul terreno della zona di pericolo di crollo mediante la posa di cartelli definitivi. Gli accessi alla zona di pericolo tra Biborgo e Pro Dint a monte della strada sono già da ora sbarrati e segnalati in modo evidente. Si ricorda che la sicurezza per pedoni e mezzi motorizzati non può essere garantita, che è proibito il transito e per questo motivo sono indicati percorsi alternativi. Essendo la sicurezza impossibile da garantire e la segnaletica chiara e ben visibile, Comune e Patriziato declinano ogni responsabilità per eventuali incidenti conseguenti al mancato rispetto delle indicazioni. La cartellonistica è mirata a sensibilizzare gli utenti sul rischio particolarmente acuto presente nella zona. Comune e Patriziato sono coscienti di non poter soddisfare completamente le esigenze e le richieste in particolar modo dei residenti. Sono però oggettivamente convinti di aver proposto, realizzato e messo in atto tutti quegli interventi e quelle misure volti a garantire nel migliore dei modi la sicurezza di escursionisti e residenti, sia a livello pedonale che veicolare. In futuro, in caso di repentini peggioramenti della situazione di pericolo (intensificazione spostamenti della frana, eventi di caduta sassi più frequenti o altri segnali che facciano presagire crolli imminenti dallo sperone roccioso), non si devono escludere misure più drastiche al fine di garantire lo sbarramento totale e un presidio attivo della zona di pericolo. Coscienti delle necessità locali (transiti agricoli, accesso ai rustici, transito escursionistico) sono all’esame dei vari specialisti le valutazioni di ordine tecnico e organizzativo per studiare e garantire alternative più sicure al transito pedonale, agricolo e veicolare. Non possiamo però garantire o proporre interventi che non tengano conto della pericolosità della situazione o più semplicemente ignorando gli eventuali abusi. Proprio per poter garantire anche in futuro l’impegno nella ricerca della soluzione più consona e sicura chiediamo a tutti il rispetto delle decisioni e delle scelte messe in atto e frutto, non di improvvisazione o di ignoranza della materia, ma conseguenti a pareri tecnici e politici ponderati, sicuramente comprovabili e scientificamente sostenibili. In mancanza di nuove indicazioni valgono dunque le disposizioni messe in atto e segnalate dalle competenti Autorità. La priorità immediata è quella della deviazione del sentiero escursionistico ufficiale tra Biborgo e Pro Dint in modo da aggirare la zona di pericolo. Il tracciato alternativo è attualmente segnato sul terreno in modo provvisorio. L’operazione – coordinata dai consulenti del Comune in collaborazione con il Gruppo sentieri dell’Organizzazione Turistica Regionale, Ticino Sentieri, il Patriziato di Biasca in qualità di proprietario e la Sezione forestale – richiederà degli adattamenti costruttivi e la posa della segnaletica ufficiale sul tracciato definitivo concordato con gli attori coinvolti. Questi interventi verranno approfonditi e realizzati al più presto. In seconda battuta, nel corso dell’estate, i consulenti del Comune effettueranno un’analisi complessiva e aggiornata del pericolo crollo e caduta sassi nella zona mirata a delimitare in modo più preciso l’area esposta a questi processi e a valutare l’aggiornamento delle misure organizzative nel quadro del piano d’emergenza permanente. In questo contesto potranno essere verificate eventuali alternative agli accessi esistenti o proposte nuove misure per rispondere a giustificate esigenze locali. Nel frattempo, pur consapevoli dei disagi che le misure attuali e future possono e potranno comportare, si confida nella sensibilità e collaborazione di tutti gli utenti interessati.
|