Nella sua decisione il Consiglio di Stato ha confermato la correttezza della procedura e delle forme adottate dal Municipio e dal Consiglio comunale.
In particolare:
- contrariamente a quanto asserito dai ricorrenti non era necessario coinvolgere la Commissione della Gestione per valutare la sostenibilità dell’opera visto che non si trattava di una richiesta di stanziamento di un credito per la realizzazione di un’opera pubblica ma unicamente della definizione dei contenuti pianificatori nell’ottica della realizzazione in un secondo momento del nuovo Centro Servizi regionali sui sedimi dell’ex Arsenale;
- il rapporto della Commissione speciale di Piano regolatore rispettava inoltre i dettami di legge prendendo posizione in maniera dettagliata sull’oggetto;
- il messaggio municipale era sufficientemente chiaro e forniva una corretta informazione ai consiglieri comunali relativa alla posizione dell’Ente regionale di Protezione civile e di Tre Valli Soccorso. Il Consiglio di Stato, nella sua risposta, esprime la sua convinzione che il Consiglio comunale di Biasca ha approvato a maggioranza il messaggio municipale con sufficiente conoscenza di causa;
- da ultimo il Consiglio di Stato ha precisato che nulla impedisce al Municipio di adottare delle varianti di piano regolatore nonostante il piano regolatore sia stato adottato nel 1992.