Messaggio municipale 8-2017 Consorzio Piazza di Tiro Biasca e Malvaglia

Pubblicato il

28.02.17

L’entrata in vigore della nuova Legge sul consorziamento dei Comuni del il 1 settembre 2011 ha comportato la necessità di rivedere l’organizzazione dei consorzi di poca entità. Tra questi vi è anche il Consorzio Piazza di Tiro Biasca e Malvaglia costituito con decreto esecutivo del 25 luglio 1967. Lo statuto del Consorzio era stato accolto dal Consiglio comunale di Biasca nella seduta del 27 ottobre 1980 ed era stato ratificato dal Consiglio di Stato il 14 luglio 1981. Da allora la Delegazione consortile ha gestito in modo oculato il Consorzio senza creare particolari problemi ai due Comuni.

 

L’articolo 29 dell’Ordinanza federale sul tiro fuori del servizio del 5 dicembre 2003, ne stabilisce i comprensori di tiro e le giurisdizioni delle società di tiro assegnando a ogni Comune la piazza di tiro e la società presso la quale i tiratori svolgono l’attività di tiro fuori servizio. Se in un Comune non può essere costruito un impianto di tiro, l’ufficiale di tiro competente ordina l’assegnazione di un impianto di tiro di un altro Comune. Con lettera del 2 maggio 2007, il Consiglio di Stato ha decretato l’inagibilità dello stand di tiro di Giornico e assegnato i tiratori di Bodio, Personico, Pollegio e Iragna alla piazza di tiro di Biasca. La Società tiratori della Riviera, che rappresenta i tiratori di Osogna, Lodrino e Cresciano aveva già sottoscritto una convenzione con il Consorzio per l’utilizzo della piazza di tiro di Biasca.


Vista la necessità di modificare l’organizzazione del Consorzio, si è deciso di costituire una convenzione che raggruppi tutti i Comuni che fanno capo alla piazza di tiro di Biasca.


La nuova convenzione si basa quindi su quanto stabilito dalla citata norma che definisce che presso il poligono di Biasca devono far capo i cittadini dei Comuni di Biasca, Bodio, Cresciano, Iragna, Lodrino, Osogna, Personico, Pollegio e Serravalle.


Le attività svolte presso la piazza di tiro resteranno sostanzialmente le stesse.


Il messaggio completo può essere consultato sul sito internet www.biasca.ch.