Il clima generale tra i dipendenti è ritenuto buono, sebbene vi sia delusione e rammarico per le informazioni diffuse dalla stampa che mettono in cattiva luce l’operato del personale.
In questo senso, è doveroso rassicurare tutti gli ospiti della Casa anziani e i loro familiari sulla buona qualità delle cure prestate e rinnovare piena fiducia all’operato della Direzione e di tutti i collaboratori.
Per quanto concerne il personale ad ore riteniamo doveroso chiarire che sono dipendenti con un contratto a tempo determinato, vale a dire che hanno assicurato il posto di lavoro, ma che alcuni non desiderano un altro tipo di contratto o che per contingenze del datore di lavoro, momentaneamente, non possono ottenere un contratto a tempo indeterminato, come ad es. per i supplenti. Questi dipendenti sono regolarmente inseriti nella turnistica.
A titolo precauzionale, e per tutelare i loro interessi, questi dipendenti sono stati invitati ad iscriversi alla disoccupazione nell’eventualità di un mancato rinnovo del contratto di lavoro alla sua scadenza.
Si precisa inoltre che alcuni collaboratori hanno lasciato la struttura per motivi personali e professionali a loro più consoni; movimenti assolutamente normali in una struttura in ambito sociale di queste dimensioni.
Il Municipio deplora l’agire di alcuni professionisti del settore sindacale che invece di collaborare e cercare il dialogo con il partner di riferimento quale è il datore di lavoro dei suoi affiliati, privilegiano la comunicazione tramite stampa. L’Esecutivo e la Direzione dell’Istituto si sono sempre dichiarati collaborativi con i Sindacati e quando ve n’è stata necessità hanno dialogato in modo costruttivo nel bene dei propri collaboratori.
In conclusione, il Municipio auspica che si ponga fine alla pubblicazione sulla stampa di notizie non veritiere riferite alla situazione della Casa per anziani di Biasca e si augura che siano rispettate le vie di servizio.
In futuro, in caso di divulgazione di ulteriori notizie non documentate, il Municipio si riserva di valutare l’eventualità di adire le vie legali, civili o penali.
Alla luce delle considerazioni sopra esposte, non si ritiene assolutamente che vi siano le premesse e gli elementi per commissionare un audit esterno.
